SPORT MIGLIORI PER METTERE IN “FUORI GIOCO” PEDOFILIA E ALCOL GIOVANILE
Salernitana Sporting, 03 Novembre 2014. La nostra associazione continua l’opera di sensibilizzazione verso le società sportive
del territorio, riguardo le due attuali problematiche legate alla pedofilia e al disagio giovanile.
Tale problema sarà analizzato ed approfondito in occasione del tradizionale evento del prossimo dicembre denominato “Salerno Sport Day”.
Sulle questioni “de quo”, allo stato vi proponiamo due indagini, a cura della Gazzetta dello Sport (pedofilia) e del Mattino (alcol giovanile).
Indagine della Gazzetta dello Sport:
La Gazzetta dello Sport propone una statistica riguardo le forme di abuso di ragazzi dei settori giovanili:
- Il 43% dei genitori interpellati da Save the Children per un sondaggio ha indicato nei centri sportivi i luoghi più a rischio pedofilia;
- Il 39% dei genitori, per lo stesso sondaggio, ha indicato invece parrocchie e oratori, dove comunque si fanno attività sportive.
Tali forme di abuso risultano essere le seguenti: toccato nei genitali/seno à 29,0%; sospetti di abusi à 16,4%; toccare genitali/seno à 12,3%; proposte verbali à 9,9%; assistere ad atti à 6,5%; penetrazione vaginale à 5,1%; esibizionismo à 4,1%; adescamento on-line à 4,1%; pedo-pornografia à 3,8%; penetrazione anale à 3,4%; fellatio à 3,1%; visionare materiale à 2,3%
Indagine del Mattino:
L’indagine del Mattino in tema di abuso di alcol tra i giovani nella città di Salerno rileva quanto segue:
- si comincia a bere ad 11 anni (media europea 13 anni);
- tra i giovani fra i 16 anni ed i 25 anni bevono tre su quattro à il 74%;
- sotto i 15 anni (un anno meno del limite di legge) beve il 67%;
- le ragazzine sono i soggetti più a rischio: tra le giovani sotto i 15 anni supera i due bicchieri il 31%;
- tra i loro compagni maschi supera i due bicchieri il 25%;
- dieci anni fa il 53,7% delle ragazze fra i 18 e i 19 anni diceva di bere almeno una volta alla settimana à oggi siamo arrivati al 60,9%;
- il fenomeno del “binge drinking”, ovvero bere esclusivamente allo scopo di ubriacarsi, è cresciuto di circa il 5% rispetto a dieci anni fa; una pratica che si ferma all’ 1,9% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni e che raggiunge il valore più alto, 17,2%, tra i 20 e i 24 anni.
Conclusioni:
Attivare attraverso il lavoro della società sportive del territorio un movimento di opinione e sensibilizzazione contro la pedofilia e l’alcol giovanile.